Come si usano i pistilli di zafferano?
Come già evidenziato in HomePage, acquistare zafferano puro in pistilli (o stimmi) è garanzia di alta qualità, in quanto lo zafferano venduto in polvere (in bustine) può facilmente essere adulterato con elementi estranei (curcuma, cartamo, calendula e altri coloranti).
Utilizzare lo zafferano puro in pistilli è semplicissimo:
– si possono lasciare i pistilli interi, preventivamente stemperati in acqua calda per 40/60 minuti, oppure
– polverizzarli da sè con un pestello in un mortaio perchè Attritu Melior! (Pestato è meglio!) come recita il motto in latino della nostra azienda.
Per utilizzare i pistilli mediante infusione in acqua calda si deve fare in questo modo:
mettete in una tazzina poca acqua molto calda e i vostri stimmi. Potete usare, invece che dell’acqua, anche del brodo o del latte. Coprite e lasciateli in infusione per 40/60 minuti, vedrete l’acqua colorarsi di giallo intenso, poi versate tutto nella vostra ricetta, se possibile a fine cottura per non far cuocere lo zafferano.
Se invece non usate subito il vostro infuso potete conservarlo fino a 48 ore in frigorifero. Le dosi necessarie dipendono ovviamente dalla ricetta: per un buon risotto noi consigliamo 0,5 grammi per 5/6 persone (0,5 gr. zafferano puro × 500 gr. di riso carnaroli), l’importante è non far cuocere lo zafferano insieme alla vostra pietanza, ma aggiungerlo a fine cottura per mantere il gusto dello zafferano al meglio.
Se avete più tempo a disposizione, prolungate il periodo di infusione: ottimale è aspettare un paio d’ore affinchè le proprietà organolettiche vengano rilasciate al meglio. Inoltre potete stemperare lo zafferano direttamente in brodo caldo e non necessariamente in acqua. Se infatti dovete fare un risotto alla milanese o un’altra ricetta che lo consente, eviterete in questo modo di annacquare il vostro piatto.
C’è chi dice anche che è l’infusione nel latte a sprigionare al meglio l’aroma dei pistilli di zafferano. Se ad esempio dovete fare un sughetto panna e zafferano o una crema allora è il latte la soluzione migliore per usare i vostri stimmi.
Siccome l’infusione dura un’oretta l’ideale sarebbe tenere calda, ma mai bollente, l’acqua in cui stemperiamo i pistilli. A tal scopo potete tenere la tazzina a bagnomaria, senza portarla ad ebollizione. Quando l’infuso è pronto versatelo tutto, pistilli compresi. Oltre all’aroma darete un valore aggiunto anche esteticamente al vostro piatto con il rosso degli stimmi.
Attritu Melior! (Pestato è meglio!) è il motto in latino dell’azienda, infatti, se desiderate dimezzare il tempo di preparazione potete polverizzare lo zafferano in questo modo:
versate i pistilli di zafferano in un piccolo mortaio di pietra o ceramica (se non disponete di un mortaio anche una tazzina di caffè può andare bene) e pestatelo fino a ridurlo in polvere o piccoli pezzetti.
In mancanza di un mortaio si può racchiudere la spezia in un foglio di carta da forno, piegato in due, e schiacciarla dall’esterno con la parte convessa di un cucchiaio.
In questo caso lo zafferano si potrà direttamente aggiungere alla pietanza che state preparando, senza la lunga infusione preparatoria.